Il coordinatore genitoriale. Chi è? Quale la sua funzione nel processo della famiglia? Quando è necessario che sia parte nel processo?
Nel sistema tra autonomia provata e processo l’esperienza ha individuato la necessità dell’auto nel dirimere il conflitto genitoriale di questa figura. Il coordinatore genitoriale deve essere un esperto nelle materie della salute mentale, diritto di famiglia e mediazione. Nello specifico aiuta le parti a dare concreta applicazione al piano genitoriale. Facilita la soluzione di specifiche e impellenti problematiche e se autorizzato, può dare raccomandazioni. Mancano ancora indicazioni precise sulle modalità di designazione e sicuramente la casistica prossima ci aiuterà Senza dubbio nuove figure altamente specializzate disponibile all’interno di un processo che non tocca solo questioni di affidamento ( I criteri di affidamento dei figli minori ) Sia esso esclusivo o condiviso (Affidamento esclusivo). Ma vuole porsi come collegamento parti servizio sociali.
Il coordinatore genitoriale, raccolte le informazioni sulla situazione familiare, svolgerà un ruolo di indirizzo verso i genitori in conflitto. Nell’interesse supremo dei figli (L’interesse superiore del minore),sulla base della valutazione dell’impatto che il conflitto ha su di essi.
E’ necessario rivolgersi a professionisti specializzati e competenti nei rispettivi settori. Tali professionisti potranno dare il supporto necessario in merito a necessità e interessi dei figli. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che fondamentale è la reciproca presenza dei genitori, sancita nel diritto alla bigenitorialità (Bigenitorialità. Prospettive di riforma). Tale compresenza deve avvenire nel rispetto dei diritti doveri che rientrano nella c.d. La responsabilità genitoriale.
Il coordinatore genitoriale farà in modo che i genitori cooperino nell’assistenza, educazione e istruzione verso i figli.
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