Sindrome da alienazione parentale (Alienazione parentale) bocciata dalla Cassazione. Importante sentenza sulla c.d. PAS, teoria già controversa, che non sempre ha trovato accoglimento nei tribunali.
Per definizione. Condizione del minore che rifiuta uno dei due genitori a causa dello screditamento operato dall’altro genitore. La Corte ha ribadito che “il richiamo alla sindrome da alienazione parentale, più o meno evidente, anche inconsapevole, corollario, non può dirsi legittimo“. Prosegue “Costituendo il fondamento pseudoscientifico di provvedimenti gravemente incisivi sulla vita dei minori, in ordine alla decadenza dalla responsabilità genitoriale”.
Il focus della sentenza è l’interesse del bambino (L’interesse superiore del minore).
Quindi tutte quelle tutele poste a presidio del diritto alla bigenitorialità (Bigenitorialità. Prospettive di riforma)e sopratutto ad essere ascoltato. Garanzie gravemente minate nel caso esaminato dalla sentenza.
In altre occasioni la Suprema Corte messo in discussione la fondatezza della alienazione parentale.
Nel 2019 e 2020, già era emerso che l’affido esclusivo non può fondarsi solo sulla diagnosi da alienazione parentale. Deve sempre essere analizzato il caso concreto, i fatti, e privilegiato ove possibile l’ascolto.
Nei casi conflittuali di regolamentazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale (La responsabilità genitoriale) è frequente incappare in questa dinamica psicologica disfunzionale. Si tratterebbe della c.d. programmazione dei figli da parte di uno dei due genitori a dimostrare rifiuto ed astio verso l’altro. I figli sono utilizzati come merce di scambio o ricatto in funzione economica. Ovviamente la criticità è la dimostrazione della teoria.
Resta inteso che il giudice nella valutazione deve privilegiare il genitore che non arreca pregiudizio. Deve considerare quale sarà il miglior sviluppo psicofisico per il minore.
E’ un delicato compito anche quello dell’avvocato specializzato in materia che deve, per quanto possibile, sostenere il contenimento della conflittualità. Anche attraverso la censura del cliente ed evitando l’abuso dello strumento giudiziario.
Con attenzione l’avvocato Ansidei di Catrano approfondirà i commenti che scaturiranno da questa importante pronuncia.
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