L‘assegno divorzile (L’assegno divorzile, quantificazione) può essere determinato tenendo conto anche della convivenza prematrimoniale ?
La cassazione è chiamata ad esprimersi sul punto. Ovvero se in base alla L.898/1971 art. 5, la durata del matrimonio deve tenere conto anche della convivenza prematrimoniale. Il tutto ai fini della quantificazione dell’assegno, quando dovuto.
Il concetto è imperniato sulla durata legale del matrimonio. Deve essere esclusa la convivenza (Contratto di convivenza) more uxorio dal computo?
Stando al dato letterale, la norma esclude la convivenza prematrimoniale. Il computo deve tenere conto si della capacità reddituale (Reddito e patrimonio dei coniugi).
Quando però la convivenza di protrae per molti anni prima delle nozze con stabilità affettiva e assunzione di obblighi? va considerata?
Le Sezioni Unite nella pronuncia n. 32198/2021, anticipano questo concetto. Anche tenendo conto del fatto che i costumi cambiano.
Nella evoluzione giurisprudenziale la funzione compensativa dell’assegno viene riconosciuta per la conservazione dell’assegno. Anche in presenza di convivenza di fatto. Nella valutazione complessiva del tenore di vita, anche con riferimento a matrimoni di brevi durata, è stato usato il periodo di convivenza per analizzare complessivamente la vita della coppia. Gia nel 2012, Cass.civ. n.1736 e n. 26358 nel 2011, alla convivenza viene attribuito autonomo rilievo giuridico per stabilire la durata del matrimonio. Sia in tema di di pensione di reversibilità, sia per il riconoscimento del mantenimento.
Tale riconoscimento è stato dato verificata la sussistenza di stabilità e effettività della comunione di vita prematrimoniale. Vedremo quindi se l‘assegno divorzile e convivenza troveranno attinenza ai fini del quantum dell’assegno.
La questione di massima importanza è rimessa al I Presidente della Cassazione.
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