Convivenza e assegno di divorzio (L’assegno divorzile e convivenza). Quali novità? La Cassazione con una storica sentenza dice che conta anche la convivenza per l’assegno di divorzio (L’assegno divorzile, quantificazione).
La decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione riflette il cambiamento dei costumi. La crescente importanza della convivenza prematrimoniale. Il giudice oggi tiene conto anche della stabilità e continuità della convivenza prematrimoniale (Contratto di convivenza) nella quantificazione dell’assegno divorzile.
Dovranno essere tenuti in considerazione anche i contributi economici e scelte condivisi che hanno condizionato la vita matrimoniale.
Questa prospettiva più amièpia riflette l’evoluzione delle relazioni e delle dinamiche familiari nel contesto legale.
L’avvocato Ansidei di Catrano aveva recentemente analizzato alcuni aspetti nell’articolo L’assegno divorzile e convivenza. Taluni aspetti già venivano presi in ocnisderazione nell’ambito della quantificazione dell’assegno.
Le Sezioni Unite oggi rendono univoca questa interpretazione. Devono però essere sviscerate le componenti dell’assegno di divorzio, la sua natura composita (Assegno divorzile, nuova quantificazione)
Nel caso in cui sia verificabile una stabile convivenza di fatto tra un terzo e l’ex coniuge quest’ultimo conserva il diritto all’assegno. Ovviamente deve trattarsi del coniuge più debole economicamente. La funzione è esclusivamente compensativa dell’assegno. Ovvero, se il coniuge è privo di mezzi adeguati ed è impossibilitato a procurarseli per motivi oggettivi.
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