Whatsapp vale come prova della infedeltà? E è possibile la riproduzione fotografica delle conversazioni con l’amante? Un recete pronuncia della Corte di Appello di Ancona, afferma il principio per il quale è utilizzabile la riproduzione fotografica su whatsapp. Ovvero di quelle conversazioni intercorse con l’amante per provare la violazione dell’obbligo di fedeltà (La fase istruttoria nel procedimento di separazione). E quindi utili per fondare l’addebito.

E’ possibile individuare un principio generale che favorisce il diritto di difesa ex art. 24 Cost. che permette la produzione di corrispondenza. Sia che abbia carattere confidenziale o si riferisca alla intimità della vita privata, senza preventiva autorizzazione. Quando però la conoscenza dello scritto sia richiesta ai fini di un giudizio civile o penale. L’interesse alla riservatezza (La violazione della privacy in famiglia) cade di fronte ad interessi giuridicamente più rilevanti. Un bilanciamento cui il Giudice è chiamato nella valutazione della prova e quindi a stabilire anche se whatsapp vale come prova.

Anche l’Autorità Garante (Diritto alla privacy e ammissibilità delle prove) ha stabilito che l’esercizio del diritto di difesa possono essere trattati dati sensibili.

Nel caso analizzato dalla Corte di Appello di Ancona, l’utilizzo di whatsapp come prova è ammesso poiché i coniugi avevano accesso ai rispettivi telefoni.

Chi scrive è dell’opinione che l’utilizzo dei messaggi whatsapp debba avvenire secondo regole condivise. Ovvero, rivolgersi ad un consulente che rediga una perizia di parte giurata. O comunque una relazione che dia atto dell’avvenuta estrapolazione dei messaggi autentici da quel dispositivi certificandone appartenenza anche attraverso il numero e contratto telefonico. Il tutto tenuto conto del fatto che anche la Cassazione (Cass. civ. n. 39529/2022) ha più volte sottolineato il valore documentale del messaggio e della incertezza della fonte di uno screnshott di parte.

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Avvocato specialista in diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni