Nonostante esista una legge del 2010 la numero 38, che dovrebbe tutelare il diritto del cittatdino ad accedere gratuitamente alle cure palliative e alla terapia del dolore, spesso quella normativa, tra le più avanzate d’Europa, rimane inapplicata.
Torna alla ribalta solo da quando si è iniziato a parlare di DAT (disposizione anticipate di trattamento) LEGGE FINE VITA, ma c’è ancora molta confusione.
Prima di tutto occorre specificare che le cure palliative e la terapia del dolore non sono una alternativa. Si tratta invece di un insieme di diritti che devono essere riconosciuti al malato nel rispetto della dignità della persona.
Inoltre, cosa sono le cure palliative? Non coincidono con un “diritto a morire” o altro, come erroneamente o incoscientemente comunicato anche dai mass media.
Sono “cure globali e costanti, altamente specializzate e multidisciplinari per pazienti afflitti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e di cui la morte è diretta conseguenza”.
Per terapia del dolore, si intende “ l’insieme dei trattamenti diagnostici e terapeutici volti a individuare idonee e appropriate terapie per forme morbose e croniche, al fine di sopprimere e controllare il dolore”.
In ogni caso, in ogni situazione viene analizzata da specialisti che creano un programma individuale.
Visto che tale argomento viene legato all’eutanasia, atteso che la cura palliativa viene individuata nel c.d. fine vita, si condivide la tesi di un “diritto a morire con dignità”; piuttosto che un “diritto a morire”. La letteratura parla di eubosia, cioè di qualità della vita nella sua fase terminale.
Le cure palliative e la terapia del dolore sono dunque fermamente lontane dall’eutanasia e dall’accanimento terapeutico.
Nel dettaglio, in Umbria, a Perugia, l’avvocato Carolina Ansidei di Catrano, segnala che l’USL Umbria descrive chiaramente nel sito web http://www.uslumbria1.gov.it/servizi/cure-palliative le modalità di erogazione del servizio.
Le cure palliative sono garantite sia a livello domiciliare sia residenziale. In particolare, a livello residenziale, l’Usl Umbria ha istituito l’unità di cure palliative – Hospice http://www.uslumbria1.gov.it/pagine/hospice.
La finalità è quella di accogliere pazienti che hanno bisogno di assidua assistenza a domicilio non realizzabile, orientare malati e famiglie nelle procedure da attivare, sostegno nella fase finale della malattia attraverso psicologi.
E’ importante conoscere quelli che sono gli strumenti a disposizione per poter serenamente scegliere il percorso più adatto al malato e alla sua famiglia. E’ consigliabile, tra l’altro, affidarsi ad un professionista esperto in materia https://avvocatoansidei.it/testamento-biologico/ per esprimere anticipatamente la propria volontà. Si tratta di una pianificazione condivisa delle cure nel caso di “patologia degenerativa cornice e invalidante o caratterizzata da inarrestabile degenerazione con prognosi infausta”.
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