L’utilizzo dei droni ai tempi del Coronavirus è sempre più frequente. Molti Comuni decidono di monitorare anche la quarantena da Coronavirus con l’ausilio di droni. Sappiamo come si usano? Chi può utilizzarli? Dove?
La normativa di riferimento è senza dubbio il nuovo regolamento UE 2019- 2020, la normativa di tutela privacy e ambientale.
La normativa riguarda le persone comuni. Sono infatti esclusi tutti gli utilizzi dei droni a livello militare, di polizia, sopratutto in questa emergenza da Coronaviurs. Occasione questa per fare chiarezza sull‘utilizzo dei droni.
Partiamo dal dire che i droni sono aeromobili che non hanno un equipaggio, o meglio sono radiocomandati da remoto.
Esistono vari modelli di drone che variano dalle dimensioni al peso e lo scopo per cui è destinato. Senza dubbio vista la portata sono necessarie norme di sicurezza che regolino loro uso.
Per avere una certezza giuridica, si è cercata una linea unica a livello europeo per sostituire le regolamentazioni nazionali sulle operazioni per droni.
Infatti, la regolamentazione è gestita da Enac (https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni). L’utilizzo dei droni è soggetto alle norme sulla aviazione civile.
Occorre dire inanzitutto che le norme sono basate sul rischio dell’utilizzo dei droni. Nel mercato sono presenti vari modelli ad uso ricreativo che hanno norme semplificate, ma possono comunque essere rischiosi. Alcuni non possono essere usati ovunque, ad esempio, solo nel giardino privato.
Il regolamento stabilisce che devono essere controllabili e manovrabili in sicurezza ed alcuni hanno sistemi di prevenzione anticollisione. Esistono poi rischi di violazione della privacy (Il Nuovo Codice Privacy). I droni sono quasi sempre dotati di fotocamera o sensori che registrano i dati personali.
Per ovviare a questo rischio, il Regolamento prevede la registrazione degli operatori di droni. Sono registrati in registri nazionali e immatricolati in database. Occorre una polizza assicurativa per il loro utilizzo nelel zone cartografiche consentite.
A tutela dell’ambiente sono previsti limiti anche al rumore.
Tenuto conto della estensione AESA ai poteri di ispezione dei droni, è fondamentale la cybersecurity.
Le norme di riferimento sono il regolamento di esecuzione UE 219/947 e il Regolamento delegato UE 2019/945. Le norme regolano le operazioni in base al rischio.
Sono previste regole sull’età minima dei padroni di droni (non meno 16 anni) e specifiche autoirzzazioni per adetenti a club e associazioni di aeromodellismo.
Queste norme sulle operazioni con i droni in ragione del rischio, saranno operative da luglio 2020, ivi compreso l’obbligo di registrazione.
Fino a tale data esiste una normativa transitoria. Per L’utilizzo dei droni occorre rispettare le fasce di peso. Fino a 2Kg si potranno usare droni a distanza di 50 mt dalle persone e solo se controllati da remoto da operatori abili secondo un corso teorico pratico.
Ad ogni modo prima di avventurarvi ricordate che non è solo un gioco. Prima informatevi sulle normative vigenti e sulle possibili sanzioni. Le autorità non hanno limiti nell’utilizzo dei droni in periodo di Coronavirus o altra emergenza. Salvo chiaramente il rispetto dei diritti fondamentali.
Vale sempre la regola del buon senso e, se necessario ricorrete ad un esperto per utilizzi non a scopo ricreativo ma commerciale/lavorativo.
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