Il Codice deontologico dell’avvocato familiarista è un codice non scritto, in parte. L’avvocato familiarista non si occupa solo di separazioni e divorzi. Ha un ruolo sociale rilevante; si occupa di adozioni, diritto penale minorile, bioetica, amministrazioni di sostegno, tutela, curatela e non solo. Di fatto professionista multidisciplinare. E’ mediatore, conciliatore, cerca di creare nuovi equilibri. Materie delicate e enorme responsabilità. La Costituzione riserva degli articoli alla famiglia. Se ne deducono i principi generali che regolano il diritto di famiglia. Tra questi il principio di uguaglianza tra coniugi, tutela dell’autonomia della famiglia, tutela dei figli, nati nel e fuori dal matrimoniale soprattutto l’obbligo di mantenere, istruire, educare la prole.

Pur non esistendo un codice deontologico ad hoc, ne esiste uno non scritto. Il rapporto con l’assistito è particolare vista la materia. Il rilievo costituzionale del ruolo di avvocato e della difesa emerge chiaramente. Già l’art. 9 del codice deontologico forense (https://www.consiglionazionaleforense.it/web/cnf/codice-deontologico-forense) detta i principi cui deve uniformarsi.

In particolare, l‘avvocato familiarista deve ponderare le richieste del cliente. Il conflitto va spento e non fomentato. L’indipendenza cui è ciabato deve essere essere anche svuotata della emotività. I legami, per quanto possibile devono essere conservati e tutelati. Un ruolo quindi fondamentale è quello della informazione. L’avvocato familiarista deve spiegare ancora di più a cliente quali sono le conseguenze di certe azioni.

Il linguaggio chiaro, comprensibile nella coscienza e diligenza della prestazione professionale (art. 10 cod. deontologico).

Talvolta si assiste a situazioni molto gravose per entrambe le parti e del tuto inutile. L‘avvocato familiarista deva farsi garante di equilibrio. In questo scenario un occhio di riguardo ai minori, alla loro tutela. Preminente è l’interesse a salvaguardare la posizione dei minori. Talvolta, protagonista di certe situazioni. Si delinea quindi un codice dell’avvocato familiarista.

Infatti, oltre a conoscere bene gli strumenti, ad usarli in modo mirato, l’avvocato familiarista deve avere conoscenza dei servizi territoriali di supporto. Il Tribunale di Milano (23/06/2016) ritiene che “l’avvocato del padre o della madre, nei procedimenti minorili, abbia comunque l’obbligo di assumere un comportamento protettivo dei minori coinvolti”.

Un invito a contattare avvocati specializzati per ogni esigenza perchè siano garantiti i diritti delle parti coinvolte ed evitare cause strumentali.

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