Che cosa sono i patti prematrimoniali? Quale autonomia negoziale per i coniugi? Quali sono i rapporti con gli altri ordinamenti? Esiste un fenomeno migratorio verso la Spagna Baleari. Se ne parla a Perugia, sezione regionale di Cammino (https://www.cammino.org) insieme al prof. Vincenzo Barba ed altri illustri relatori, tra i quali il Notaio Francesco Alberti e l’avv. Valeria de Vellis.
Autonomia negoziale: paradigma inesistente perché nessuna norma ne parla. L’ordinamento tedesco parla del negozio giuridico; l’ordinamento italiano regola il contratto.
Indubbiamente, il sistema dei valori di riferimento è cambiato. Valore preminente di riferimento del nostro codice civile era quello della produttività. Il cuore pulsante erano lavoro e impresa. Il costituzionalismo moderno prevede invece al centro la persona, la legge umana.
L’Art. 2 della Costituzione diviene così il fondamento del divorzio. Tutto è subordinato alla persona. Pone la subalternità della formazione sociale alla persona; tutto è incentrato sullo sviluppo della personalità umana. Diventa più rilevante la persona rispetto al contratto. Mutua anche il concetto di autonomia. Le questioni patrimoniali non possono prevaricare quelle personali. L’autonomia negoziale valeva in quanto tale e perde questa connotazione. Non c’è un fondamento unitario ma tutto dipende dagli interessi sottesi e questo rivoluziona le coscienze. Non c’è più il solo limite normativo della ordine pubblico. Il controllo dell autonomia negoziale non è più solo quello negativo della contrarietà all ordine pubblico ad esempio. Oggi si richiede un controllo il più. La meritevolezza dell’interesse non è lo strumento di controllo del 1322 cc del contratto atipico ma il controllo di conformità ai principi costituzionali. Autonomia negoziale, non solo quella dei coniugi, non può svolgersi contro norme Imperative ma deve essere realizzata in conformità a principi costituzionali. Dignità persona e democraticità i principi su i quali deve essere costruito il sistema giuridico. Limite all’autonomia negoziale non è solo la norma imperativa ma il controllo di conformità all’ordine pubblico. Questo deve costituire la premessa dell’autonomia negoziale.
I patti prematrimoniali incontrano quindi i seguenti limiti. Come li superiamo? L’ordine pubblico?
Cosa è una norma imperativa? Siamo certi che un contratto contrario a norma imperativa è per definizione nullo? La norma imperativa è quella norma non derogabile per legge. L’obbligo fedeltà, di coabitazione, di educare è mantenere i figli sono quindi derogabili? Si, perché possono i coniugi fare accordi negoziali non patrimoniali secondo l’art. 144 c.c.. I coniugi scelgono di comune accordo l’indirizzo della vita familiare. Siamo di fronte ad un negozio giuridico di autonomia negoziale. Anche se non scritto, non può non tenersene conto. Tema della derogabilità si può risolvere prospetticamente attraverso orientamento della Corte costituzionale. Sulla base della meritevolezza degli interessi. (Sentenza Morelli – caparra)
La norma imperativa non è più quella dichiarata inderogabile ma può essere ricavata pensando all ordinamento come sistema. Ogni regola trova la propria struttura nel principio fondamentale.
Le situazioni posso essere ordinate in qualsiasi modo purché non sia tutto svuotato il contenuto base. Non deve essere svuotato lo status. La norma che stabilisce “salvo che non sia diversamente disposto” significa che va valutato l’interesse protetto. La nullità è quindi la conseguenza proporzionata e ragionevole di tale svuotamento. E’ necessario distinguere un ordine pubblico interno: con riferimento alle norme imperative dell’ordinamento; e un ordine pubblico internazionale come sistema controllo della compatibilità delle norme straniere. Cosa è contrario all’ordine pubblico? Ciò che emerge, da una verifica in concreto in relazione all’applicazione di quella norma in concreto. In prospettiva i patti prematrimoniali, per funzionare, dovranno prevedere per le parti un carattere reciproco e precisare chiaramente i limiti dei diritti che restringono o eliminano.
Il rispetto della trasparenza, reciprocità e democraticità.
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