L’assegno di divorzio oggi ha subito significative modifiche a seguito delle ultime sentenze della Corte di Cassazione. Obiettivo di rendere il sistema più equo e in linea con i principi costituzionali. In particolare, la giurisprudenza ha riformulato i criteri di determinazione dell’assegno, incentrando l’attenzione non solo sulla condizione economica del coniuge più debole, ma anche sul tenore di vita durante il matrimonio (L’assegno divorzile e convivenza) e sulla capacità di autosufficienza economica del beneficiario.
Le principali modifiche all’assegno di divorzio:
- Principio di autosufficienza economica: La Corte di Cassazione ha sottolineato che l’assegno di divorzio oggi non deve essere concesso in via automatica, ma solo se il coniuge richiedente non ha i mezzi sufficienti per garantirsi un tenore di vita adeguato.
- Rilevanza del tenore di vita: L’importanza del tenore di vita durante il matrimonio è stato rafforzato, con una valutazione più scrupolosa della condizione economica di ciascun coniuge e della sua capacità di mantenere un livello di vita analogo a quello precedente.
- Analisi delle condizioni personali e professionali: La Corte ha introdotto una maggiore attenzione alla condizione lavorativa e professionale del coniuge beneficiario dell’assegno. Si chiede la valutazione della sua capacità di autossistenza. Ovverose ha la possibilità di lavorare e di garantirsi una propria indipendenza economica.
- Criteri oggettivi e soggettivi: La giurisprudenza ha puntato su un bilanciamento tra criteri oggettivi (ad esempio il patrimonio, i redditi) e soggettivi (ad esempio il contributo alla vita familiare o alle necessità dei figli), al fine di determinare un assegno equo e proporzionato alle circostanze.
- Revisione periodica dell’assegno: La Corte ha stabilito che l’assegno divorzile possa essere rivisitato in caso di cambiamenti significativi nelle condizioni economiche di uno dei coniugi, portando a una maggiore fluidità nella gestione delle richieste di modificazione.
- La sentenza n. 11504/2017 ha riformato i principi tradizionali dell’assegno divorzile, introducendo il criterio dell’autosufficienza economica come presupposto fondamentale.
- La sentenza n. 18287/2018 (Assegno divorzile, nuova quantificazione)ha chiarito che non vi è più l’automaticità dell’assegno, ma una valutazione caso per caso delle effettive esigenze del coniuge richiedente
La giurisprudenza della Cassazione, quindi, ha introdotto una visione più equa e flessibile. L’ assegno di divorzio oggi. Una risposta alle esigenze delle parti coinvolte e assicurando che la misura dell’assegno rispecchi il principio di giustizia sociale.
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