Mai come in questa emeregenza Covid molte persone hanno considerato il testamento biologico.

L’ evoluzione veloce del virus e la impossibilità di comunicare verso l’esterno non permetto di espirmere al paziente le proprie volontà. La casistica ha dimostrato che si è arrivati velocemente alla criticità e alla impossibilità d comunicare.  Chi, allora, può essere garante delle proprie volontà? Come interpretarle? Perché non si è pensato prima di fare testamento biologico?
A causa di questa emergenza Covid ci si sofferma ora piuttosto sulla terribile condizione del soffrire e morire soli. E ci si scopre vulnerabili e forse vale la pena approfondire l’argomento.
Cosa è il c.d. testamento biologico (TESTAMENTO BIOLOGICO)? L’avvocato Ansidei di Catrano in più occasioni si è occupata del tema.

Quali sono i presidi e le situazioni da tutelare o quanto meno da regolamentare. O si vuole lasciare al caso, alla sorte? Il lettore ha già una idea precisa di cosa non vorrebbe assolutamente? Chi deve essere l’interprete o esecutore  della propria volontà. Si chiama infatti anche DAT (Consenso informato e fine vita), disposizione anticipata di trattamento. Quando non si può, non si è in grado di interpretare la volontà del paziente, individuano criteri che devono essere rispettati dai sanitari.
Anche le Regioni hanno attivato i servizi informativi ma in molti Comuni a causa della emergenza sanitaria Covid non è possibile depositare o modificare il proprio testamento biologico Ecco, un invito alla riflessione e a recarsi c/o uno dei professionisti specialisti nella materia. Un esperto può guidare ad una scelta consapevole per compilare una scheda che rispecchi le proprie autodeterminazioni.
Se per ogni motivo al richiedente fosse preclusa tale possibilità, il consiglio è quello di scrivere le proprie volontà, datarle e firmarle. Nel caso in cui tali volontà differiscono da quelle già depositate va informato anche il fiduciario e inviare una PEC all’uffcio che ha già ricevuto il testamento biologico.
In certi casi potrebbero essere queste sono prove importantissime. Finita l’emergenza Coronavirus, questo “foglio” dovrà avere validità giuridica nelle forme previste. Quindi depositato in Comune o presso un Notaio.

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