Come si quantifica nella separazione (SEPARAZIONI e DIVORZI) l’‘assegno di mantenimento a coniuge e figli? Esiste un softwere applicativo per il calcolo dell’assegno di mantenimento.

Giornata di studio organizzata da Cammino (https://www.cammino.org )Perugia e Terni.

Il prof. Aietti illustra il softwere e ipotesi di modalità di determinazione dell’assegno.

Codice Hammurabi del 1750 c. C. Regola 137 prevede una straordinatia metodologia di calcolo per disciplinare mantenimento di moglie e figli. Un regola che quantifica in via misurabile il mantenimento.
Oggi di che cosa abbiamo bisogno? Di certezze senza dubbio.
Serve un metodo. Serve una tabella di riferimento comprensibile anche senza un softwere. Sistema informatico che renda agevole applicare le tabella.
La principale domanda del cliente. Quanto devo dare di assegno a coniuge e figli? Quanto posso prendere? E per i figli? E’ in momento molto delicato quello predittivo per l’avvocato. La discrezionalità del giudice e le prassi di tribunale fanno la loro parte.

Molto importanti sono le rilevazioni ISTAT e della Banca d’Italia sulla frequenza di spesa delle famiglie. Il Prof. Aietti ha analizzato le frequenze delle spese. Va  quantificato il redito mensile familiare.Quanto distribuire vs i figli?

Al ragionamento giuridico contabile è applicato un algoritmo per calcolare l‘assegno al coniuge e ai figli.

Sono stati analizzati alcuni casi sulla base del sistema elaborato. Molto interessante.
Occorre parametrare e richieste sulla reale situazione reddituale. E’ importante calcolare il valore del patrimonio familiare nel complesso (La fase istruttoria nel procedimento di separazione).

La giornata di studio prosegue con la dottoressa Velletti del Tribunale di Terni e l’avv. Ruo di Cammino.

Alcune Corti di Appello estere hanno determinato delle tabelle. Cosi il Giudice può quantificare l’assegno a coniuge figli nella separazione. Ad esempio in Germania.

In Spagna il Consiglio Generale della magistratura, ha predisposto tabelle per calcolo alimenti. Queste lineee guida tengono conto di vari aspetti ma nulla si dice per il coniuge.

La Romania parla di esigenza del richiedente e gli alimenti sono versati in natura. Il riferimento è comunque il reddito mensile dell’obbligato. Anche in Polonia non c’è un criterio predeterminato. Esiste però una media. Ad esempio, il reddito medio della Polonia. L’assegno va calcolato nel valore medio. In generale si rileva uno sforzo nei paesi dell’Unione di creare delle tabelle.

Perché in Italia questi sistemi fanno fatica a muovere? La difficoltà principale è accertare i redditi. Spesso il  tenore di vita supera il reddito dichiarato. Quanto pesano gli accantonamenti? I patrimoni?

Le variabili sono tante e inserire i dati poi comporta l’obbligo di motivare una decisione. Vale sempre quindi il discorso di rivolgersi a professionisti specializzati, in grado di guidare il cliente.

 

 

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