La Corte di Cassazione n. 17107/2019, stabilisce che lo stato di abbandono del minore deve essere escluso nei casi in cui si riscontra la capacità dei genitori di accudire e prendersi cura del figlio.
Questa la base sufficiente ad escludere lo stato di abbandono e l’apertura della procedura per la dichiarazione dello stato di adottabilità del minore. E’ importante che i genitori accudiscano e si prendano cura del figlio o che siano in grado di recuperare queste competenze.
I genitori possono, infatti, attraverso adeguati programmi, dare prova del progetto familiare del fatto che il percorso di recupero delle competenze genitoriali è fruttuoso. Tutto questo deve, però, avvenire in termini adeguati rispetto alle necessità e esigenze del minore.
L’analisi del Giudice deve infatti considerare una serie di circostanze che devono prevalere rispetto al legame affettivo accertato. Devono essere valutati in concreto i trascorsi dei genitori, in particolare se ci sono casi di condotte violente o pregiudizievoli per la sicurezza e incolumità del minore. Rileva, tra l’altro, la mancata collaborazione con i servizi sociali e la mancanza di una progettualità genitoriale.
Al fine di tutelare al meglio il diritto del minore ad una famiglia, preferendo quella d’origine che rappresenta l’ambiente più idoneo al suo sviluppo psicofisico, è fondamentale l’indagine sulla presenza e persistenza dell’abbandono.
L’indagine sulla situazione di abbandono deve essere attuale, e caratterizzata da indizi che determinano modificazioni significative su comportamenti e assunzione di impegni concernenti la responsabilità genitoriale (La responsabilità genitoriale). 
Fondamentale, talvolta, può essere l’ascolto del minore (La Convenzione dell’Aja e protezione del minore), sia per comprendere le sue esigenze, sia per comprendere gli effetti che tali modificazioni potrebbero comportare; se pure non vincolanti per la decisione del giudice, devono essere considerati.
Particolare rilievo assume l’accertamento tecnico tramite gli ausiliari del giudice. Gli ausiliari sono chiamati ad accertare la idoneità del genitore ad assumere e conservare uan piena consapevolezza del compito e della responsabilità propria del ruolo. Di conseguenza viene valutata l’adeguatezza del genitore a garantire e soddisfare quei bisogni, psicologi. L’avvocato Carolina Ansidei di Catrano ha analizzato i quesiti sottoposti agli ausiliari c/o il Tribunale dei Minorenni di Roma, nell’ambito dell’analisi dei casi giurisprudenziali alla Scuola di Alta Formazione Specialistica per Avvocati in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni (https://www.cammino.org/scuola-di-alta-formazione-specialistica/)

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