Oggi si celebra la giornata dei diritti umani. La dichiarazione universale dei diritti umani è del 10 dicembre 1948.

Fu approvata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite. Le norme (https://www.ohchr.org/sites/default/files/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf) contenute nella dichiarazione sono diventate principi generali del diritto internazionale. Tra i diritti umani fondamentali: il diritto alla vita; diritto alla libertà individuale, diritto all’autodeterminazione; il diritto ad un giusto processo, il diritto ad un’esistenza dignitosa, il dritto alla libertà religiosa. L’universalizzazione dei diritti umani diventa direttiva per le nazioni. A questa dichiarazione sono infatti seguite numerose convenzioni. Interessante è la discrasia tra le norme giuridiche e il fenomeno sociale. In particolare con riferimento alla famiglia e ai modelli familiari. Da trattato di Maastricht in poi, gli Stati Membri hanno cercato di promuovere il progresso economico e sociale in modo equilibrato. In questa mira anche l’interesse verso i minori. In particolare, la Commissione europea e la Corte dei diritti umani è intervenuta. Con riferimento al diritto di accesso alla corte, al diritto e rispetto alla vita privata e famigliare, il diritto di sposarsi e fare una famiglia, il diritto a non essere essere discriminato per razza, sesso e religione. Il diritto dei coniugi a pari diritti e responsabilità (SEPARAZIONI e DIVORZI). La Convenzione parla di vita familiare e relazioni familiari. Il concetto di famiglia è di fatto ampio perchè contempla anche quella fuori dal matrimonio.

Si corre il rischio parlando di diritti umani che essi restino nell’immaginario come entità astratte. Si tratta invece di diritti che toccano la vita quotidiana dell’individuo. Non per forza di deve assistere ad una privazione ma alla regolamentazione di aspetti concreti. La famiglia è considerata bene relazionale. II diritti tutelati non sono solo quelli individuali dei singoli ma ve ne sono di tutelati indirettamente.

I diritti poi dei minori godono di una tutela centrale. Promuovendo l’eguaglianza dei rapporti di filiazione dentro e fuori il matrimonio. Il preminente interesse del minore diventa principio guida.

 

La dichiarazione dei diritti umani, nel suo settantacinquesimo anniversario continua. deve essere “obbligo morale e presidio di civiltà” cit. (https://www.quirinale.it/elementi/103645)

 

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